Potatura delle piante: come e perché
Quando si pota o si alleva una pianta in un certo modo, lo scopo principale è di ottenere il massimo effetto decorativo o il maggiore raccolto possibile; è inoltre importante che la forma e l’aspetto siano gradevoli e che, allo stesso tempo, ci sia un equilibrio tra sviluppo, fioritura e fruttificazione, pure mantenendo la pianta vigoroso.
Prima di affrontare la potatura delle piante è essenziale conoscere le sue caratteristiche.
Quando si affronta la potatura delle piante è importante tagliare fino a una gemma prescelta, da cui spunterà un getto nella direzione desiderata.
Se il taglio è fatto al disopra di una gemma rivolta verso l’esterno, questa produrrà un getto che si allontana sempre di più sempre di più dal centro della pianta. La gemma terminale di questo getto avrà poi il sopravvento e dominerà le gemme laterali sottostanti.
I tagli devono essere fatti sempre sopra una gemma sana e inclinati dal lato opposto dove sorge la gemma.
La gemma terminale esercita la cosiddetta dominanza apicale sulle gemme laterali, cioè cresce più rapidamente e può far prevalere la sua dominanza producendo una sostanza chimica che inibisce lo sviluppo delle gemme laterali.
Se si recide la gemma terminale, le gemme o i getti laterali sottostanti cresceranno rapidamente.
In genere gli alberi, soprattutto nei primi anni di crescita, esibiscono una forte dominanza apicale, mentre gli arbusti, che hanno molti rami intricati, la mostrano molto meno.
Potatura delle piante: Gli arbusti.
Una credenza piuttosto diffusa, benché errata, vuole che gli arbusti debbano essere potati, e drasticamente, ogni anno.
In questa guida sulla potatura delle piante, capirai come questa scelta spesso implica un massacro di rami per mantenere la pianta entro limiti ragionevoli, col risultato di avere un esemplare brutto, deforme e con pochi o nessun fiore. È da preferirsi l’altro caso limite: non potare assolutamente l’arbusto.
Anche la sistemazione dell’arbusto in un giardino è connessa alla potatura: non bisogna mai cercare di far stare in uno spazio limitato un arbusto che raggiunge naturalmente grandi dimensioni e per il quale sia necessaria una potatura costante.
Questo può sembrare ovvio, ma si vedono spesso grandi arbusti potati diverse volte all’anno perché si adattino a stare in una certa posizione.
Ne risulta una pianta brutta, con un ammasso di rami e praticamente senza alcun fiore.
Potatura delle piante: Rinnovamento
A volte, cambiando casa, si trova un giardino pieno di arbusti non potati che sembrano irrecuperabili.
Molti arbusti hanno un notevole potere di ripresa e basta una potatura drastica per rimetterli in sesto in breve tempo.
potatura delle piante: Siepi
Le siepi formali richiedono una regolata o una spuntatura regolare limitativa, per mantenere una certa forma; le siepi informali richiedono solo una potatura che impedisca loro di crescere eccessivamente e con rami disordinati e ribelli.
Spesso si trascura il nutrimento delle siepi; è invece importante mantenere sana la vegetazione e, poiché le singole piante della siepe distano solo 30-90cm cm l’una dall’altra, c’è un’ardua competizione tra le radici. Per mantenerle vigorose è consigliabile applicare ogni anno concimazioni a lenta cessione.
Non si insisterà mai abbastanza sull’importanza di una formazione iniziale corretta, visto che il successo di una siepe dipende dalle cure prestatele durante i primi 2 o 3 anni.
I giardinieri spesso sono restii a eseguire una potatura delle giovani piante di una siepe durante i primi due anni, ma è essenziale potare le siepi piantate di fresco in misura tale da essere sicuri che non crescano troppo e troppo velocemente.
Dovrebbero essere stimolate a produrre molta vegetazione basale, altrimenti c’è il rischio che la base rimanga relativamente spoglia, mentre la parte superiore della siepe si infoltisce sempre di più.
Potatura delle piante rampicanti e a spalliera
I muri delle case e le recinzioni offrono una “dimensione” in più al giardinaggio, in quanto si prestano ottimamente a fare da sostegno a un’ampia gamma di piante rampicanti.
Tralasciando il vantaggio evidente di nascondere qualche orrendo prodotto dell’edilizia, è un buon modo per fondere casa e giardino, creando quello spazio abitabile che nei paesi mediterranei è rappresentato anche dal patio con una pergola di vite.
Inoltre, i muri e le recinzioni offrono un riparo alle piante tendenzialmente delicate, che non saprebbero proteggersi dal freddo in un giardino non protetto.
L’esposizione è molto importante per decidere quali piante coltivare: è insensato piantare un Ceanothus che ama il sole, contro un muro o una recinzione rivolti verso nord.
Crescerebbe, ma raramente diventerebbe rigoglioso, assumendo piuttosto un aspetto disordinato e scompigliato, mentre una Piracanta crescerebbe bene, con abbondanza di fiori e frutti.
Tutte le regole di una buona potatura valgono anche per le piante rampicanti e a spalliera e, in particolare, bisognerebbe eliminare regolarmente tutto il legno morto, rovinato e malato.
Non si insisterà mai troppo sull’importanza di una formazione iniziale per ottenere una solida impalcatura di base di rami.
Scopo del giardiniere deve essere di mantenere la vegetazione il più vicino possibile al muro o alla recinzione.
All’inizio bisognerà quindi legare e dare la giusta direzione ai getti per coprire la zona di muro o recinzione desiderata e tagliare tutti i rami patenti per stimolare la vegetazione laterale.
In linea di massima, attenersi alle regole per la potatura degli arbusti: potare subito dopo la fioritura le piante che fioriscono sulla vegetazione dell’anno precedente prima della metà dell’estate; potare alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera le piante che fioriscono dopo la metà dell’estate sulla vegetazione dell’anno.
Alcune piante, se devono fiorire abbondantemente, hanno bisogno di un trattamento più complesso.
Si esegue la potatura delle piante estiva, tagliando i rami laterali o patenti, per formare speroni fiorieri.
Far crescere i getti laterali in modo che riempiano gli spazi vuoti dell’impalcatura, mentre i giovani getti laterali o patenti prodotti durante la stagione vegetativa annuale vanno tagliati lasciando da due a cinque foglie.
Questa tecnica è adatta soprattutto al Glicine e per il Chanomeles japonica.